Descrizione
Maschera dei Mamuthones realizzata a mano da Dario Ballore
La maschera dei Mamuthones, realizzata con maestria dall’artigiano Dario Ballore, è un’opera che incarna l’essenza e la tradizione della Sardegna. Ogni maschera è realizzata a mano con materiali locali, come il legno, e lavorata con tecniche tradizionali che si tramandano di generazione in generazione. La maschera presenta un volto robusto ed espressivo, con tratti marcati che evocano un senso di mistero e antichità.
La superficie della maschera è trattata con colori naturali che richiamano le tinte della terra e degli elementi circostanti, generalmente di colore nero, la si può trovare in varianti tra il rossastro e il color legno, il tutto dipende dalla qualità di legno utilizzato. In genere il legni più utilizzati sono l’ ontano e il pero selvatico, si possono trovare opere realizzate in legni più pregiati.
La maschera non è solo un oggetto, ma un simbolo di identità culturale, legato profondamente alle tradizioni e alle pratiche rituali del popolo sardo.
I Mamuthones e gli Issohadores.
I Mamuthones sono protagonisti di una delle più affascinanti tradizioni del carnevale sardo, celebrato a Mamoiada. I Mamuthones, sono vestiti con un abito in velluto sardo generalmente marron scuro o nero, sopra l’abito indossano delle pelli di pecora nere dette “mastruka” e il viso coperto da una maschera di legno, rappresentano una figura ancestrale, simbolo di forza e connessione con la natura.
Durante le celebrazioni, la prima delle quali avviene il 17 gennaio in onore di Sant’ Antonio Abate, i Mamuthones danzano in modo ritmico, intorno ai falò allestiti per celebrare il santo, svegliando la terra dal riposo invernale emettendo suoni caratteristici grazie ai campanacci posizionati sulla loro schiena e sul davanti, creando una sinfonia che racconta storie antiche e rituali legati alla fertilità della terra.
Gli Issohadores, invece, accompagnano i Mamuthones nel corso della parata e indossano il costume tradizionale da uomo di Mamoiada sono molto colorati e dotati di una corda lunga chiamata “soha” da cui appunto deriva il loro nome Issohadore ossia chi Issoha e utilizza quindi la Soha. Talvolta indossano anch’essi una maschera ma di colore bianco, hanno il compito di “catturare”, durante la parata, le donne in segno di fertilità e buon auspicio ricevendo in cambio un bacio di ringraziamento.
La loro interazione tra Mamuthones e Issohadores, crea un affascinante contrasto e una dinamica avvincente durante questo tipo di celebrazioni.
Il Paese di Mamoiada
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